
Chi visita il Salento non può limitarsi a scoprirne le spiagge e i borghi: la vera anima di questa terra si racconta anche attraverso la cucina tradizionale. Le ricette salentine sono semplici ma ricche di sapore, nate dalla cultura contadina e marinara, capaci di trasformare ingredienti poveri in piatti indimenticabili. Gustarle significa fare un viaggio nella storia e nelle tradizioni locali, con il profumo dell’olio extravergine d’oliva, il pane fragrante cotto nei forni a legna e il sapore deciso delle verdure di stagione.
Uno dei piatti più antichi e identitari è il ciceri e tria, una pasta fatta a mano servita con ceci e con una parte di sfoglia fritta che regala croccantezza. È una ricetta che affonda le radici nella cultura contadina, quando con pochi ingredienti si creavano piatti nutrienti e sostanziosi. Ancora oggi, il ciceri e tria è considerato un simbolo della cucina salentina, servito nelle trattorie tipiche e nelle sagre dedicate ai sapori locali.
Chiunque abbia partecipato a una sagra o a una festa di paese in Salento conosce le pittule: palline di pasta lievitata, fritte in olio bollente e servite calde. Possono essere semplici o arricchite con ingredienti come cavolfiore, baccalà o pomodori secchi. Le pittule rappresentano la convivialità e non mancano mai durante le festività natalizie, ma ormai si trovano tutto l’anno nelle occasioni speciali. Sono lo street food per eccellenza, da gustare passeggiando tra le vie di Lecce o in uno dei borghi della provincia.
Passeggiando per Lecce è impossibile non imbattersi nel profumo irresistibile del rustico leccese, una sfoglia fragrante che racchiude un ripieno caldo di pomodoro, mozzarella e besciamella. Nato come spuntino veloce, è diventato uno dei simboli gastronomici della città. Si trova in ogni bar e pasticceria ed è perfetto da gustare in qualunque momento della giornata, dal pranzo veloce alla merenda pomeridiana.
Tra i piatti più semplici ma al tempo stesso più autentici della tradizione c’è la purea di fave con cicoria selvatica. È un piatto povero, nato per sfamare i contadini dopo le lunghe giornate nei campi, ma oggi considerato una vera eccellenza gastronomica. Il contrasto tra la dolcezza delle fave e l’amaro della cicoria crea un equilibrio perfetto, da assaporare rigorosamente con un filo di olio extravergine d’oliva e crostoni di pane tostato.
Impossibile lasciare il Salento senza aver assaggiato il pasticciotto, il dolce simbolo della tradizione leccese. Una frolla dorata e fragrante che racchiude un cuore di crema pasticcera calda e profumata. Nato a Galatina nel XVIII secolo, il pasticciotto è diventato un’icona inconfondibile della colazione salentina, tanto che ogni bar ne sforna di freschi ogni mattina. Assaggiarlo appena uscito dal forno, con il caffè leccese alla ghiaccio, è un’esperienza che resta impressa nei ricordi di chi visita questa terra.
Le ricette della tradizione salentina non sono solo piatti da gustare: sono storie di famiglia, lavoro e convivialità, tramandate di generazione in generazione. Provare anche solo una di queste specialità significa entrare in contatto con l’anima autentica del territorio, scoprendo un Salento che si lascia conoscere attraverso i suoi sapori.
Chi sceglie di visitare Lecce e la sua provincia non vivrà soltanto una vacanza fatta di mare e cultura, ma anche un viaggio gastronomico che accompagnerà ogni momento del soggiorno. Perché il cibo, qui, non è mai solo nutrimento: è memoria, identità e accoglienza.
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